Cane al lavoro? Ecco come gestirlo

Portare il cane al lavoro è una tendenza che era già iniziata da alcuni anni ma che si è accelerata post pandemia: lo smartworking ci ha permesso di passare più tempo con i nostri animali che, ovviamente, si sono piacevolmente e felicemente abituati alla nostra costante presenza. Inutile dire che al momento del rientro in ufficio molti di noi si sono chiesti come gestire il distacco con il proprio animale domestico. Ecco che molte aziende hanno deciso di venire incontro ai propri dipendenti permettendo l’ingresso in ufficio dei nostri adorati amici a 4 zampe..

Cane e ufficio: come funziona?

Se all’estero la possibilità di portare i cani in ufficio è già una realtà, in Italia attualmente non esiste una normativa che disciplini la possibilità di portare un animale sul posto di lavoro ma non c’è neanche una legge che la vieti. Diciamo che sta alle singole aziende decidere la possibilità o meno di concedere al dipendente di portare il proprio amico peloso in ufficio. Se un’azienda è pet friendly, ad esempio, può decidere di riservare agli animali un apposito ambiente, una sorta di “pet room” predisposta appositamente per i cani (o per altri animali).

Alcune aziende, molto incentrate sul benessere del dipendente, danno la possibilità anche di tenere il cane in ufficio, a patto che si seguano buone e semplici regole di gestione dell’animale.

Come gestire il cane in ufficio

Se la tua azienda ti dà la possibilità di portare con te il tuo pet, è necessario seguire delle regole semplici di convivenza con i tuoi colleghi. Bisogna, infatti, rispettare lo spazio aziendale e gli altri dipendenti. Ecco un breve elenco di regole basi da poter seguire:

  • Non forzare i tuoi colleghi a interagire col tuo cane: non tutti amano il contatto diretto con gli animali
  • Tieni il cane al guinzaglio e vicino a te
  • Non portarlo in zone in cui si consumano i pasti o in sale riunioni, a meno che non ti venga esplicitamente permesso
  • Evita di portarlo in bagni o infermerie
  • Presta attenzione ai bisogni del tuo cane: se non è ben socializzato, non portarlo in ufficio. Gli causeresti uno stress inutile

Cane al lavoro, è fondamentale il suo benessere

Quest’ultimo punto è fondamentale: il benessere del tuo cane deve venire sempre prima del tuo desiderio di averlo sempre con te. Se il tuo cane non ama interagire con altre persone, non portarlo in ufficio. Se vedi che accusa segni di malessere, trova soluzioni alternative come una pensione o un dog sitter specializzato.

Se invece è un cane ben socializzato, ricordati di predisporre l’ufficio a… misura di cane. Accertati quindi che non vi siano pericoli o vie di fughe e predisponi ciotole di acqua e cibo, kit di farmaci e pronto soccorso per le emergenze, libretto sanitario e guinzaglio e sacchettini per le deiezioni. Programma inoltre le pause per portarlo a fare i bisogni e una passeggiata e mantieni sempre pulito lo spazio.

Insomma, semplici accortezze che ti permetteranno di avere il tuo fedele amico anche sul posto di lavoro.

Allergia al cane: i consigli per te e per il tuo amico a 4 zampe

Non vorremmo ma ci sono: le allergie agli animali sono, purtroppo per noi, abbastanza diffuse. L’allergia al cane è sicuramente meno frequente rispetto a quella al gatto ma esiste e molti si chiedono cosa fare in questi casi. Per chi come noi considera il proprio cane un membro della famiglia, infatti, è veramente difficile accettare l’idea di poter essere allergici. In ogni caso, a meno che non si tratti veramente di una grave forma di allergia (caso rarissimo!), non è necessario allontanare il nostro amico a 4 zampe! In questo articolo, vi diamo qualche informazione e consiglio su come affrontare un’eventuale allergia.

Cosa provoca l’allergia al cane?

Nella saliva, nella forfora e nelle urine del vostro amico peloso sono presenti degli allergeni che possono causare una reazione da parte del vostro sistema immunitario che produrrà degli anticorpi IgE. Specifichiamo subito una cosa: non si è allergici al pelo del cane (o del gatto). Questo è un falso mito: gli allergeni sono contenuti, appunto, in saliva, forfora e urine.

I sintomi sono quelli di una comune allergia e variano, come potete immaginare, a seconda del soggetto: da semplici starnuti o forme lievi a reazioni anche molto gravi. Di solito i sintomi dell’allergia compaiono pochi minuti dopo il contatto con l’animale e, nel caso si presentino, è necessario rivolgersi a un medico. Non è, infatti, detto che dipenda dall’animale: un medico può fare tutte le analisi per verificarlo.

Esistono cani anallergici?

No o, meglio, non proprio. Le varie razze presentano differenze di composizione delle molecole allergeniche e alcune razze desquamano meno di altre, producendo meno forfora. Esiste quindi la possibilità che il soggetto allergico abbia reazioni più lievi con alcune razze di cani rispetto ad altre ma un vero e proprio “cane anallergico” non esiste.

Sono allergico al cane, devo allontanarlo?

Fermi tutti: a meno che non si sia a rischio di morte (caso rarissimo), non è necessario allontanare il vostro amico ma, questo sì, bisogna ricorrere a qualche accorgimento per ridurre al minimo l’esposizione agli allergeni.

Gli esperti consigliano di:

  • Se c’è la possibilità e le condizioni di comfort e sicurezza per il cane, tenerlo fuori casa
  • Se non c’è possibilità, creare in casa un ambiente a lui dedicato ed evitare che entri in zone come la camera da letto. Questo riduce, anche se mai del tutto, la dispersione dell’allergene
  • Se possibile, installare sistemi di purificazione dell’aria con filtri ad alta efficienza
  • Eliminate tappeti, tendaggi e tutto quello che può attirare pelo e forfora
  • Pulite frequentemente casa per ricreare un ambiente libero il più possibile dagli allergeni
  • Lavate spesso il vostro amico peloso

La maggior parte di queste operazioni, ovviamente, va fatta in assenza del soggetto allergico: se soffri di allergia, non pulire tu il cane, rischieresti di stare male! Affidati a parenti o a professionisti che possano aiutarti nella toelettatura del tuo amico e nella pulizia della casa.

Per alleviare i sintomi, per finire, esistono farmaci antistaminici e cortisonici ma per qualsiasi tipo di medicinale dovrai rivolgerti al tuo medico.

Per concludere, non è necessario allontanare il cane, a meno che si tratti di gravissime forme di allergia. Basta attuare accorgimenti per poter vivere bene il rapporto e la convivenza con l’animale, senza dover affrontare una dolorosa separazione.

Cane e gatto: consigli per la convivenza

Spesso ci chiedono come poter inserire un cane in presenza di un gatto o viceversa, nel timore che i due animali non potranno andare mai d”accordo. Ma è davvero così?

Non sempre, fortunatamente: esempi di convivenza serena tra cani e gatti sono sotto gli occhi di tutti. Ovviamente non tutti gli animali accettano la presenza di un altro “concorrente” nel loro spazio ma ci sono piccoli accorgimenti per rendere la loro convivenza quanto meno “non belligerante”. Vediamo insieme quali!

Partiamo dal presupposto che cani e gatti parlano e comunicano in modo diverso, quindi non sempre si capiscono. Sono, però, anche animali molto intelligenti e sono in grado di imparare linguaggi diversi dal proprio. Armatevi dunque di pazienza perché ci metteranno un po’ a comprendersi. Ovviamente noi, come padroni, dobbiamo cercare di capire come aiutarli. Ecco come.

I consigli per far conoscere cane e gatto

  • Capire se effettivamente il nostro cane / gatto è nelle condizioni di poter accettare un altro animale domestico, a prescindere da quale sia. Se abbiamo un amico a 4 zampe particolarmente geloso e territoriale, introdurre un altro animale può essere per lui un’enorme fonte di stress. Meglio aspettare e rivolgersi, in questo caso, a uno specialista del comportamento per valutare bene tutte le opzioni.
  • Manteniamo la suddivisione degli spazi vitali, senza scombussolare troppo la routine e le abitudini dell’animale che già vive con noi.
  • Procediamo a un inserimento lento e graduale, fatto di piccoli e controllati incontri per poter valutare le reazioni dei due pets. Se vedete che reagiscono male, cercate di distrarli con i loro giochini preferiti per rendere loro meno stressante il primo incontro.
  • Non forzateli! Questo è importante: non sempre vogliono essere amici di zampa e a volte il tutto si risolve in un pacifico ignorarsi reciprocamente. Non forzate i vostri animali per il piacere personale di poter fare foto a cane e gatto abbracciati: causate loro solo stress che andrà a ripercuotersi sul loro rapporto, creando spesso danni, litigate e molto peggio!
  • Per i cani, infine, è consigliabile anche un buon programma di addestramento: è sempre utile e può essere di grande beneficio anche nel rapporto con il gatto (o con altri animali).

Sperando di esservi stati utili, ci vediamo al prossimo articolo!

Notte di Capodanno: consigli per proteggere i nostri cani

Arriva Capodanno e tutti noi ci stiamo preparando a cenone e festeggiamenti. Gli animali, però, non amano particolarmente questo giorno: il fragore dei botti e il rumore dei fuochi d’artificio li spaventano e possono causare veri e propri attacchi di panico, con conseguenze anche gravi e tragiche. I più sensibili sono proprio i nostri cani: possono avere, infatti, una vera e propria fobia specifica per i rumori e potrebbero reagire cercando di fuggire o con comportamenti dettati da una crisi di panico. Come proteggere, quindi, i nostri amici animali da panico, ferite o peggio?

I consigli per aiutare i nostri amici a 4 zampe a Capodanno

Udito e olfatto sviluppati portano cani e gatti a vivere davvero male la notte di Capodanno: i rumori forti, improvvisi e continui e l’odore di polvere potrebbero indurli a reazioni incontrollate, come fuggire o, se su balconi, addirittura gettarsi nel vuoto. Oltre ai casi più gravi (lo spavento potrebbe portarli alla morte), è ovvio che anche in caso di fuga o tentativo di fuga le conseguenze possono essere davvero tragiche. Come fare, allora?

  • Non lasciamoli soli e togliamo tutti gli oggetti che potrebbero provocare loro ferite e danni
  • Non lasciamoli all’aperto, per evitare il rischio di fuga, né sul balcone da cui potrebbero lanciarsi
  • Non teniamoli neanche legati: potrebbero farsi male tentando di scappare
  • Lasciamo loro accesso ai luoghi dove si sentono sicuri: si nasconderanno lì. Controllate ogni tanto che stiano bene ma non costringeteli ad uscirne
  • Cerchiamo di minimizzare l’effetto dei botti, alzando volume della tv o della musica
  • Attenzione agli animali in gabbia, anche se si tratta di uccelli, rettili o roditori: potrebbero ferirsi
  • Dotiamo sempre cani e gatti di microchip o elementi identificativi: in caso di fuga, avremo più possibilità di ritrovarli

Ultima cosa: ansiolitici e medicine calmanti. Alcuni ci chiedono se possano essere utili. La risposta varia a seconda del cane e non ce la sentiamo certo di consigliarvi di somministrare dei farmaci al vostro animale. Gli unici che possono aiutarvi in merito sono dei veterinari professionisti e specializzati: rivolgetevi sempre a loro, soprattutto se avete animali particolarmente sensibili!

Cani e Natale: festeggiare insieme in sicurezza

Manca veramente pochissimo al Natale e tutti ci stiamo preparando per festeggiarlo insieme a chi amiamo e, ovviamente, con i nostri amici pelosi. Addobbi, lucine, alberi e pacchetti regalo riempiono le nostre case ma… saranno sicuri per i nostri amici a 4 zampe? Scopriamolo insieme.

Cani e Natale: dobbiamo stare attenti agli addobbi?

Come i bambini, i cani (e i gatti) sono estremamente curiosi e tutte le decorazioni natalizie che abbiamo sparso per casa sono una tentazione irresistibile per molti dei nostri amici animali. Quindi, è necessario prestare un po’ di attenzione. Certamente nessuno vi dirà mai di rinunciare alla magia degli addobbi di Natale ma solo di stare un po’ più attenti, soprattutto a queste cose:

  • Candele natalizie: chi non le adora? Profumate, colorate ma potenzialmente pericolose, se accese, per il nostro cane. Cercate allora di posizionarle in posti non a portata di muso o zampa o di accenderle solo quando siete in grado di tenere d’occhio fido. Fiamma e cera bollente, infatti, possono scottare le zone delicate del vostro cane curioso e creargli fastidiose scottature. Il nostro consiglio è addobbare con candele… spente! Al massimo le accendiamo solo quando siamo vicini o, altra bella idea, le sostituiamo con delle candele a luce led: belle e sicure!
  • Palline di Natale: non esiste Natale senza albero addobbato ma le palline, tanto più se di vetro, possono costituire un pericolo. Se si rompono, infatti, rischiano di ferire le zampe del vostro animale domestico o, peggio, palline e frammenti possono essere ingeriti. Cosa fare allora? Prima di tutto, posizioniamo l’albero in un punto dove il cane non possa urtarlo continuamente mentre passa, rischiando di far involontariamente cadere e rompere gli addobbi. Cerchiamo poi di decorarlo sui rami più altri, prediligendo comunque addobbi resistenti a urti e cadute.
  • Dolci e cibi natalizi: cioccolate, biscotti e panettoni sono potenzialmente pericolosissimi per il tuo cane o il tuo gatto. La cioccolata, infatti, contiene teobromina che è tossica per gli animali. Non lasciate mai dolci a portata di muso: i nostri animali non sanno che può loro far male e sicuramente non resisteranno ad assaggiare quello che trovano. Inoltre, molti cibi natalizi, anche quelli di carne, sono grassi e speziati: al vostro cane non fanno bene. Resistete di fronte a musi imploranti e occhioni dolci e date loro solo cibo adatto. Tra l’altro, negli ultimi anni sono reperibili panettoni e dolci fatti apposta per i cani: prendete quelli per un Natale goloso e sicuro!
  • Piante natalizie: come potete immaginare, vischio e stelle di Natale sono velenose per i cani. Anche in questo, attenzione che non ne mangino foglie o rami per evitare corse dal veterinario. Ponete le vostre piante in luoghi non accessibili al cane.

Cosa fare in caso di ferite o ingestione?

Punto primo: niente panico. Sia che si tratti di ferite esterne che di ingestione di cioccolata, non possiamo farci prendere dall’ansia o rischiamo di essere più di intralcio che di aiuto. Come prima cosa, assicurati del tipo di ferita o che il cane abbia effettivamente ingerito qualcosa e chiama il veterinario. Lui saprà dirti come intervenire nell’attesa della visita ambulatoriale. Per le emergenze gravi, cerca la prima clinica aperta e chiama, facendoti dare tutte le indicazioni per il trasporto del tuo amico peloso fino alla clinica stessa.

In ogni caso, tutto questo può essere evitato con pochi e semplici accorgimenti che ti aiuteranno a passare un Natale sereno e gioioso con il tuo amico a 4 zampe.

Cane e montagna: le vacanze del Natale 2021

In inverno tutti organizziamo viaggi o escursioni in montagna per goderci un po’ di relax in mezzo alla neve o ai boschi. Ma il cane? Possiamo portarlo? La risposta, ovviamente, è sì ma con qualche piccolo accorgimento.
Della neve ti abbiamo già parlato nel precedente articolo. Oggi vogliamo darti qualche consiglio su cani e montagna.

Cani e montagna: escursioni ad alta quota

Come immaginerai, il tuo cane può accompagnarti in tutte le escursioni dove le sue caratteristiche fisiche e la conformazione del terreno lo permettono. La condizione di salute del cane è, da questo punto di vista, fondamentale: un impegno fisico non in linea potrebbe creargli davvero molti problemi quindi il consiglio è quello di un bel check up veterinario per accertarsi delle condizioni fisiche del proprio amico a 4 zampe ed evitargli sforzi che non potrebbe sostenere.

Altra cosa cui bisogna far attenzione: il mal di montagna. Colpisce noi umani ma anche i nostri amici animali, quindi non iniziare subito con escursioni faticose e con tanto dislivello. Abitua il tuo cane man mano, con moderazione. Lo sbalzo di altitudine, infatti, può innervosire il cane, provocargli tosse, nausea e vomito quindi attenti alle sue reazioni: se compaiono questi sintomi, torna a valle e lascia al tuo animale il tempo necessario per abituarsi. Una volta abituato, potrai salire gradualmente, con delle pause intermedie, fino alla tua meta.

Cani e boschi: posso fare quello che voglio?

No. Il cane va sempre monitorato, seguito e tenuto, soprattutto se non addestrato, al guinzaglio. I boschi sono luoghi dove divertirsi ma possono anche essere presenti dei pericoli. Vipere, piccoli burroni ma anche cani da pastore che controllano il gregge sono solo alcuni esempi di potenziali pericoli che un cane tenuto libero può incontrare, senza contare il fatto che, se si allontana molto, può perdersi.

Altra cosa importante: divertirsi sì ma con rispetto. Il bosco non è casa nostra e tra alberi e prati vivono anche altri animali, spesso protetti. Il nostro cane non lo sa e potrebbe, per curiosità o per il suo innato istinto predatorio, andare a intaccare quei delicati ecosistemi. Sta a noi padroni la sensibilità di evitare che ciò accada.

Cosa portare durante le escursioni con il cane

Cibo e acqua, per prima cosa. L’acqua delle fonti montane potrebbero essere contaminate da batteri nocivi per il cane, quindi è sempre meglio portarsi acqua sicura da casa.
Inoltre, è necessario avere sempre con sé il guinzaglio (meglio se una pettorina), paletta e sacchetto per i bisogni del tuo cucciolo (gli escrementi dei nostri animali, infatti, possono veicolare parassiti nocivi per la fauna selvatica e provocarne la morte. Raccogliere le deiezioni canine non è solo questione di senso civico ma proprio una ragione sanitaria), corde e moschettoni nel caso il cane cada in qualche avvallamento e un kit di pronto soccorso.
Il kit dovrà contenere almeno:

  • Cortisone
  • Garze e bende
  • Acqua ossigenata
  • Spazzola per il pelo
  • Pinzetta rimuovi-zecche
  • Salviette umide

Ora sei pronto per la tua vacanza col cane all’insegna di sicurezza e divertimento!

Cane e neve: perché bisogna fare attenzione

Con l’arrivo della stagione invernale, iniziano a cadere anche i primi fiocchi di neve e molti di noi si preparano alle vacanze in montagna con i loro amici a 4 zampe. La domanda che spesso ci si pone, però, è: posso portare il mio cane con me sulla neve? La risposta è sì ma seguendo alcune precauzioni!

Il cane sulla neve: consigli utili

Se il tuo cane non è abituato a restare in mezzo alla neve, devi prestare attenzione ad alcune piccole cose. Il tuo animale, infatti, entrerà per la prima volta in contatto con un elemento tutto nuovo e proverà… ad assaggiarlo! Fin qui niente di male ma attenzione: se ingerita in grandi quantità, la neve può provocare congestioni e irritazioni a stomaco e intestino. Vomito, diarrea, disidratazione e dolori addominali possono essere una conseguenza da non sottovalutare. Il consiglio è metterlo a digiuno, scaldare il vostro amico con delle boule d’acqua calda e contattare il veterinario. Di solito è un problema passeggero ma in alcuni casi è sempre meglio far intervenire un medico!

Altro tasto dolente: gli scivoloni. Per quanto buffissimi, gli scivoloni dei nostri cani possono creare potenzialmente dolore, fratture o slogature, proprio come a noi umani. I cani di taglia grande sono più soggetti ai cani di taglia piccola ma in nessun caso va mai sottovalutata la pericolosità di una caduta. Di fronti a guaiti, zoppicature e musetti doloranti, di corsa dal veterinario per accertarsi che vada tutto bene!

Il cane soffre il freddo?

Alcune razze di cani non sono per niente adatte a sopportare le rigide temperature invernali. Le razze più delicate, come barboncini o maltesi, le soffrono particolarmente e, in questi casi, proteggere i cani con dei cappottini è la soluzione ideale per aiutarli a sopportare l’inverno.

Tutti i cani, però, possono soffrire di problemi ai polpastrelli, soprattutto dopo lunghe passeggiate sulla neve. Il nostro consiglio è quello di dotarsi di apposite creme per proteggere le zampe del vostro animale, controllare che non si formino grumi e palline di neve e ghiaccio tra i polpastrelli e, nel caso si cammini su strade dove sono passati gli spargisale, ricordarsi di lavare bene le zampette del vostro amico con acqua a temperatura ambiente (senza sapone) per evitare che si secchino e si piaghino i polpastrelli.

Per una precauzione in più, visto che la neve riflette il sole, crema solare da mettere sul tartufo e le zone più chiare ed esposte del cane, per evitare irritazioni e scottature.
E, ora che hai queste piccole dritte, di corsa a giocare col tuo amico in mezzo alla neve!

Addestramento del cane: perché è importante

Con questo articolo vogliamo toccare un argomento molto dibattuto: l’addestramento del cane.

In molti, erroneamente, associano l’addestramento solo ed esclusivamente ai cani da guardia o da pastore: niente di più sbagliato. Ogni cane può e, anzi, ha bisogno di un addestramento. Sia che tu abbia un amico di taglia piccola che un cane di taglia grande, addestrarlo ti permetterà di stringere il legame che hai con lui e anche di intervenire, o prevenire, su alcuni comportamenti.

Vi faccio un esempio: siete a passeggio in un parco e volete godervi un momento di relax. Liberate il vostro amico dove è permesso e, improvvisamente, si allontana per seguire un odore. Un cane addestrato torna subito nel momento in cui viene richiamato. Un cane non addestrato, invece, rischia di allontanarsi e smarrirsi ma procediamo per passi.

Cos’è l’addestramento del cane?

L’addestramento è un processo che permette all’animale di sviluppare e mantenere destrezza e disciplina. È un vero e proprio allenamento che richiede fermezza. Ovviamente “fermezza” non significa “maltrattamento” ma capacità di far capire al cane chi comanda e fornisce ordini unicamente per il suo bene e non certo per un divertimento personale.

L’addestramento non rende il vostro cucciolo un burattino ma lo educa, permettendogli di affrontare qualsiasi situazione senza dover essere ripetutamente rincorso, tirato al guinzaglio o sgridato. Evitare continui rimproveri, tramite un’educazione, inoltre, rende il cane molto meno stressato e anche più propenso alla socialità con altri cani e persone.

Come si addestra un cane?

Da allevatori per passione, i nostri pilastri sono: costanza, amore, fermezza e, questo sì, veramente tanta pazienza. È quasi come educare un bambino: bisogna sapere qual è il carattere, comprenderlo e intervenire di conseguenza. Non è assolutamente un compito facile, motivo per cui il consiglio è rivolgersi a degli addestratori professionisti.

Come abbiamo già detto in altre occasioni, il “fai da te”, quando si tratta del benessere del nostro amico a quattro zampe, rischia di creare più danni che benefici. Non addestrate se non sapete come fare: non bastano tutorial visti su internet né i sentito dire. Il rischio è quello di adottare metodi sbagliati che renderanno ancora più nervoso, disobbediente e infelice il vostro cucciolo e anche voi, perché non vedrete risultati.

Il vostro veterinario di fiducia potrebbe aiutarvi e consigliarvi un buon addestratore e ricordate: pazienza, costanza (non esiste il “è allenato e addestrato, ora è a posto per sempre”. Va costantemente seguito!) e, soprattutto, amore. Maltrattamenti e violenza non sono metodi di addestramento, son solo cattiverie di incapaci cui non dovrete mai lasciare in mano il vostro amico peloso!

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